Ricorrere ai vantaggi dell’antifragilità per prosperare nel disordine

I Risultati attesi:
I nemici dell’eccellenza sono le trappole mentali, presenti, diffuse e pericolose non solo nella mente umana, ma anche nel mondo organizzativo
Come combattere le trappole mentali e i conseguenti timori che si originano quando si cade in esse?
Usando la terminologia di Nassim Taleb, l’essenza della nuova managerialità consiste nel non spaventarsi davanti alle ipotesi che possono verificarsi minacciosi “cigni neri”
Ricorrere, quindi, ai vantaggi dell’antifragilità che consente di “prosperare nel disordine” sfruttando, senza timore, la complessità e le difficoltà come fa un surfista con le minacciose onde degli oceani
In sostanza: ricorrere all’essenza del coraggio ragionato recuperando il pensiero stoico che ha reso l’antica Roma invincibile per secoli

Programma della giornata:
1. Il coraggio manageriale nei processi decisionali e nelle strategie d’azione
2. Dalla resilienza all’antifragilità: l’approccio antifragile per contenere le trappole mentali del mercato e dell’organizzazione Modalità e strumenti per rilevare le intelligenze multiple: auto-analisi per evidenziare la potenzialità del patrimonio mentale a disposizione di ciascuno
3. Applicare l’antifragilità per prosperare nel disordine

Spunti di riflessione:
I nemici dell’eccellenza sono le trappole mentali. Le trappole mentali sono presenti, diffuse e pericolose non solo nella mente umana, ma anche nel mondo organizzativo. Le neuroscienze e l’economia comportamentale le hanno scoperte ed evidenziate.
Come combattere le trappole mentali e i conseguenti timori che si originano quando si cade in esse? Acquisirne consapevolezza e, conseguentemente, non sottovalutarle. Valga in proposito un’analogia: tutti siamo consapevoli di una serie particolare di trappole mentali, le illusioni ottiche.
Il fondamentale contributo di un direttore d’orchestra sinfonica, come ricorda Herbert Von Karajan, è quello di consentire al gruppo degli orchestrale di mettersi nella “giusta disposizione” e di raggiungere lo “stato di grazia musicale”.
Ebbene, per affrontare i complessi e imprevedibili mercati occorre che i manager sappiano mettere i propri collaborati e se stessi nella giusta disposizione e raggiungere lo stato di grazia professionale.
Lo stato di grazia professionale, che ogni manager ha già raggiunto nel passato quando ha ottenuto risultati eccellenti, senza averne consapevolezza e non sapendo come riprodurlo, puo’ essere, con maggiore frequenza, programmato e raggiunto sapendo che deriva dall’armonizzazione dei cosiddetti “tre cervelli”: il cervello corticale che presidia i processi cognitivi, il cervello limbico, che presidia i processi emotivi, il tronco encefalico, che presidia i processi istintivi