Sopravvivrà l’Europa?
CON LA PREFAZIONE DI MARCELLO FOA
IL SAGGIO DI GIAN CARLO COCCO, CHE SPIEGA CON GRANDE CHIAREZZA IL TRADIMENTO DEI VALORI DA PARTE DEGLI USA E L’INCAPACITÀ DI UN’EUROPA PRIVA D’IDENTITÀ, HA IL FINE DI RENDERE CONSAPEVOLE L’OPINIONE PUBBLICA SU TEMI COME LA MANIPOLAZIONE MEDIATICA, LA SINDROME FINANZIARIA E LA SUBDOLA “GUERRA ASIMMETRICA.
In libreria “Sopravvivrà l’Europa. La guerra occulta degli USA contro l’Europa” (Mursia, pagg. 264, Euro 17,00), il saggio del Professor Gian Carlo Cocco che analizza in maniera puntuale, penetrante e chiara i principali problemi del mondo occidentale - dal tradimento dei valori da parte degli USA all’incapacità dell’Europa di crearsi un’identità - con l'obiettivo di diffondere consapevolezza nell’opinione pubblica sui rischi attuali e incoraggiare azioni per contrastarli, sottolineando l'importanza di salvaguardare il ricco e trascurato patrimonio culturale e sociale dell'Europa.
Come scrive Marcello Foa nella prefazione:
«…non è un saggio solo di denuncia…; è un saggio anche propositivo, accorato nell'auspicio che l’Europa possa e sappia uscire dal torpore, cercare nuove idee e innanzitutto una collocazione che, pur rimanendo nell’orbita occidentale e dunque di amicizia nei confronti degli Stati Uniti, la induca a trovare una fisionomia politica, sociale, economica più autonoma che le permetta di definire con precisione e quindi difendere i propri interessi. Obiettivo che potrà essere raggiunto se l’opinione pubblica si renderà conto dell’importanza degli strumenti di guerra asimmetrica che vengono esercitati soprattutto in tempi di pace. Argomento, questo, che solo pochi esperti hanno trattato e che il grande pubblico non solo non conosce ma nemmeno contempla e che si palesa in questo saggio. Strumenti come l’erosione della coesione sociale tramite la diffusione dalla droga, la dipendenza digitale, la trasformazione strumentale della scienza in un’entità dogmatica e incontestabile, l’influenza della pubblicità sulla psiche delle masse e dunque sui suoi modelli di comportamento, la diffusione di un pensiero unico vieppiù intollerante, la tendenza all’omologazione culturale, il tradimento dei valori della libera imprenditoria che da troppo tempo accentua, anziché scoraggiare, la creazione di monopoli e oligopoli a livello mondiale.»
Negli ultimi decenni gli Stati Uniti hanno perpetrato un continuo inganno nei confronti dei cittadini europei. La prima forma di manipolazione è il «capitalismo della sorveglianza», diffuso capillarmente dalla digitalizzazione, la quale scardina ogni forma di autonomia di pensiero individuale e sociale e diffonde il «pensiero unico». La seconda forma di manipolazione ha trasformato l’economia dello sviluppo nel «turbo-capitalismo» che esalta il monetarismo esasperato: si basa sulla speculazione finanziaria globale e fa leva sull’esplosione del debito pubblico e privato a vantaggio di una ridottissima percentuale di avidi monopolisti. Infine, per consolidare l’egemonia politica ed economica sul pianeta, sono stati svolti devastanti interventi militari.
Come si legge nel libro «Dall’11 settembre 2001 gli Stati Uniti hanno speso 21.000 miliardi di dollari per finanziare guerre e tenere efficiente l’intero sistema militare. Questa escalation, giustificata in nome della “sicurezza”, ha un costo altissimo in termini di sorveglianza e di minacce alla privacy individuale e all’autonomia di molte nazioni.»
In risposta l’Europa ha continuato a oscillare tra la sudditanza asservita e il velleitario ribellismo.
Per evitare lo sfaldamento totale del continente, è indispensabile rifondare la Nazione Europa in forma federale, per recuperare un rapporto alla pari con gli Stati Uniti e interrompere la spirale distruttiva con la Russia.
“Sopravvivrà l’Europa? La guerra occulta degli USA contro l’Europa” è un libro coinvolgente, mai noioso, che pur affrontando con accuratezza argomenti complessi è in grado di coinvolgere anche il lettore non esperto grazie all’estrema chiarezza del linguaggio di Gian Carlo Cocco che va sempre dritto al punto, anche quando spazia da argomenti come l’analisi dei condizionamenti finanziari a quello della società digitalizzata fino a quelli di carattere geostrategico. Un libro rivolto a tutti coloro i quali non si accontentano delle verità preconfezionate ma che vogliono saperne di più sul mondo che ci circonda. Un libro che per i giovani può rappresentare una salutare scossa al torpore dominante.
RECENSIONI
Viviamo in un momento in cui sembra che la storia ci sfugga di mano. Gli avvenimenti si susseguono con sempre maggiore rapidità. E’ difficile cercare di comprendere in modo razionale ciò che avviene attorno a noi. Non solo per la gente comune che si trova spaesata e confusa ma anche per chi dovrebbe guidarci in quanto responsabile delle scelte politiche, economiche e sociali. Si assiste a una sorta di pressapochismo, di improvvisazione, di dilettantismo. Gli stessi intellettuali che avrebbero il compito di fornire un contributo per dare un senso a ciò che accade, sembrano smarriti e più impegnati ad alimentare la polarizzazione che si regge su divisioni ideologiche e differenze di opinioni insanabili piuttosto che a proporre soluzioni ai problemi.
Il saggio di Gian Carlo Cocco, docente di Economia del capitale umano e di Neuromanagement, ci sembra, al contrario, un tentativo utile e coraggioso per affrontare la crisi nella quale si trova l’Occidente, e l’Europa in particolare, attraverso una analisi rigorosa e obiettiva dei fatti e degli avvenimenti che l’hanno favorita. Che sono molti, intrecciati tra loro, spesso concomitanti, che non si prestano a semplificazioni banali. Ma che occorre indagare con animo scevro da preconcetti e aperto a soluzioni che riportino al centro l’uomo, la sua intelligenza e la sua coscienza.
Quindi, un libro utile perché fornisce con chiarezza gli elementi per potersi creare un pensiero critico, necessario a sviluppare consapevolezza sui rischi che si corrono e combattere, ad esempio, l’illusione che i sistemi di intelligenza artificiale possano supplire alla crescente e inarrestabile ignoranza e incompetenza.
Ma quello di Cocco è anche un libro attuale e coraggioso che offre una risposta precisa alle accuse che arrivano direttamente dal Presidente Usa che taccia gli europei di parassitismo, rivolgendo al mittente le accuse e ricordando che la crisi del nostro continente è frutto di “un disegno ordito da potentissime minoranze facenti capo agli Stati Uniti, che utilizza una digitalizzazione mirata alla regressione mentale, un dominio monetario distruttivo, in grado di arricchire a dismisura sempre gli stessi e il richiamo alla difesa ad oltranza di una falsa e corrotta democrazia”.
E l’Autore rincara la dose: “… gli USA, di fatto, sono una nazione egemone che non si fa scrupolo di ricorrere sistematicamente alla forza per imporre la sua volontà a tutte le nazioni del mondo, alleate o avversarie che siano.” Forte è anche la sua critica al “Turbo-capitalismo”: “I difensori del capitalismo senza regole esaltano l’autonomia dei mercati, privi di regole e controlli quale condizione fondamentale per la diffusione della democrazia, in realtà quello che si è cercato e si cerca di diffondere è il modello non solo politico ma finanziario che avvantaggia le élite degli USA.”
Un libro, insomma, che è importante leggere perché illustra, anche attraverso una lunga, appassionata e, soprattutto, circostanziata ricostruzione storica degli avvenimenti degli ultimi decenni, interpretazioni spesso non evidenti a prima vista ma fondamentali per riuscire a capire le scelte compiute dai politici sulla nostra testa e che non fa sconti a nessuno.
Un libro che ci accompagna anche all’interno del nostro modo di ragionare e vedere la realtà, mettendo in evidenza gli errori nei quali cadiamo e il modo in cui spesso i nostri pensieri possano essere fuorviati e manipolati anche contro la nostra stessa volontà e cosa possiamo fare per difenderci e mantenere sempre libero il nostro giudizio.
Gian Carlo Cocco affronta anche i temi più importanti e divisivi del momento. Ne accenniamo alcuni. Le menzogne strategiche in campo militare durante le guerre. “Inganni, come dice l’Autore, messi in atto non da nemici e neppure da imbroglioni ma da interlocutori istituzionali”.
E le domande che si pone, interrogano anche la nostra coscienza. Cocco infatti si chiede: “Come può convivere una società basata su valori della democrazia e su principi fondamentali di convivenza con una cultura ossessionata dal denaro come mezzo per acquisire anche ciò che non dovrebbe essere mercificabile?”
Uno degli obiettivi della sua critica è infatti il consumismo, anzi il superconsumismo. “… si acquistano beni e servizi non perché siano utili ma sostanzialmente per mandare un messaggio e impressionare le persone che si frequentano” (consumo vistoso).
Bisogna considerare che tutti gli interventi riportati nel saggio sono articolati e supportati da numerose e precise citazioni di libri e ricerche che confortano le sue posizioni e offrono al Lettore la possibilità di approfondire e sviluppare questi temi in modo autonomo.
Un libro impegnativo, quindi, ma documentato e scritto in modo scorrevole che in certi casi potrà indignare ma siamo anche sicuri che sarà in grado di stimolare una riflessione profonda, favorendo una presa di coscienza di fronte alla necessità di difendere i nostri valori autentici che sono quelli dell’Europa in modo che il nostro Continente possa ritrovare la dignità che merita.
In un prossimo articolo, riporteremo le risposte del prof. Cocco alle nostre domande su questi temi.
Da Rivoluzione Positiva - n. 78 - aprile 2025
Negli ultimi decenni gli Stati Uniti hanno perpetrato nei confronti dei cittadini europei, spesso inconsapevoli, un continuo inganno.
La prima forma di inganno è stata gestita da multinazionali statunitensi monopolistiche e oligopolistiche che pagano imposte risibili e che fanno parte del nuovo capitalismo della sorveglianza. Questo capitalismo selvaggio è basato sulla diffusione capillare della digitalizzazione in grado di scardinare, tramite i social media (tutti statunitensi), ogni forma di autonomia di pensiero individuale e sociale, oscurando l’approccio critico e diffondendo il pensiero unico.
Questa operazione è stata definita una sorta di arma di distrazione di massa tipica delle attuali guerre ibride. Le multinazionali citate - molte delle quali create con il contributo della CIA e del Pentagono - raccolgono subdolamente ogni genere di dato e di informazione per trasformarlo in business o in manipolazione politica.
In questo modo, la cosiddetta rivoluzione digitale sta originando danni quasi totalmente non percepiti e, purtroppo, in rapida diffusione.
L’ampia e progressiva perdita della capacità di concentrazione, soprattutto dei giovani, non è affatto compensata dai vantaggi conclamati di natura economica, di risparmio di tempo e di affidabilità di esecuzione che la tecnologia informatica dovrebbe fornire. Anzi, affidarsi alla digitalizzazione spesso significa perdersi nei meandri del cattivo funzionamento dei supporti e dei programmi, spesso diffusi senza collaudi preliminari.
La seconda forma di inganno ha consentito di trasformare la sana economia dello sviluppo in turbo-capitalismo esaltato dal monetarismo esasperato, basato sulla speculazione finanziaria globale e sulla leva dell’esplosione del debito pubblico e privato a vantaggio dell’economia degli Stati Uniti - in default a seguito delle guerre e delle enormi spese militari – e a vantaggio di una ridottissima percentuale di perversi monopolisti. È difficile riuscire a svelare il distruttivo ed enormemente diffuso approccio adottato dalla finanza speculativa, nella quale figurano anche tutte le multinazionali che gestiscono il citato capitalismo della sorveglianza.
Infine, per consolidare l’egemonia politica ed economico-finanziaria sul pianeta, gli Stati Uniti hanno utilizzato diffusamente devastanti interventi militari giustificati dalla necessità di esportare la democrazia.
Dall’11 settembre 2001 gli Stati Uniti hanno speso 21.000 miliardi di dollari per finanziare guerre e tenere efficiente l’intero loro sistema militare. Dei 250 anni dalla sua istituzione come nazione, gli Stati Uniti ne ha trascorsi solamente 16 senza guerre. Dal 1775 a oggi gli Stati Uniti sono stati coinvolti in guerre in 56 diverse nazioni del mondo.
Va riconosciuto che questa situazione è stata enormemente favorita dal reiterato masochismo manifestato dall’Europa nel secolo scorso, in quanto per ben 2 volte ha scatenato guerre di diffusione mondiale affidandosi, per venirne fuori, agli Stati Uniti e finendo per ritrovarsi asservita all’egemonia di questa nazione.
Altri fenomeni, molti dei quali importati dalla sudditanza culturale nei confronti degli Stati Uniti, aggravano ulteriormente la situazione di profonda crisi dell’Europa.
Ad esempio, si sta consolidando, tramite la diffusione martellante della rivoluzione digitale e della conseguente spersonalizzazione da questa originata, una crescita dell’incompetenza e dell’ignoranza. Alcuni studiosi la definiscono ignoranza attiva in quanto non percepita come una carenza. Molti credono di essere competenti perché con un click possono conoscere e approfondire in tempo reale qualsiasi argomento. Il mito dell’Intelligenza Artificiale rischia poi di aggravare questo pericolosa illusione.
La realtà imprenditoriale tradizionale, in grado di creare reale ricchezza con lungimiranti investimenti basati su una visione strategica, viene scoraggiata e accerchiata da una pseudo-imprenditoria multinazionale che punta al brevissimo termine e alla speculazione costruita su prodotti finanziari sempre più sofisticati e, in sostanza, simili al gioco d’azzardo.
Tutto viene misurato in termini di ritorno finanziario a brevissimo termine rappresentato dal mito della trimestrale.
Per quanto riguarda il comparto bancario, si sono manifestati disastri affrontati e “risolti” a spese della collettività, secondo il criterio too big to fail. Si è affermata una presenza multinazionale elefantiaca e incombente e un comparto finanziario sempre più complesso e oscuro che deriva da due manovre fondamentali imposte, nel passato, dagli Stati Uniti.
La prima: l’abbandono del gold standard - concordato in modo lungimirante e condiviso dall’intero Occidente nel 1944 a Bretton Wood – avvenuto durante la presidenza Nixon nel 1971. Questa operazione ha avuto il fine di rendere il dollaro, dopo il default susseguente alla guerra del Vietnam, il nuovo oro del pianeta, oro stampabile senza limiti.
La seconda: la costituzione internazionale forzosa delle banche universali superando la fondamentale separazione tra istituti di credito e banche d’affari, decisa dopo la depressione del 1929 per evitare il ripetersi di quella tremenda bolla speculativa.
Questa decisione, presa dal governo Clinton nel 1999, che cercava di combattere la bancarotta dell’economia americana, guarda caso ha visto la successiva esplosione di una bolla speculativa nel 2007/2008, simile a quella del 1929 - fortunatamente un poco meno devastante per i correttivi esistenti a livello internazionale.
Non viene poi adeguatamente rilevata la crescente diffusione dell’uso delle droghe - da quelle tradizionali e quelle sintetiche - che riguarda persone sempre più giovani e che si accompagna alla presenza di altre dipendenze come la ludopatia e, soprattutto, la diffusa dipendenza digitale, della quale è quasi proibito parlare. Nei confronti di questo devastante fenomeno, fino a non molti anni fa si poteva riscontrare una condivisa preoccupazione espressa dalle istituzioni, dalle famiglie e dai mass media. Attualmente questa preoccupazione appare assopita, come se si fosse trasformata in una sorta di rassegnazione fatalistica. Eppure oggi la diffusione del Fentanil risulta devastante.
Risulta poi ormai incontrollabile la diffusione del superconsumismo parossistico culturalmente importato dal “modello americano”, nato in quel continente all’inizio del secolo scorso ed esploso come manifestazione di una cultura che esalta il denaro e tutto ciò che
ne dimostra il possesso.
Si tratta di una serie di problemi, che spesso vengono presentati in forma isolata e senza alcun legame tra loro, ma che in realtà rappresentano le diverse sfaccettature di una influenza generale che, vista nella sua organica interezza, ci riporta al titolo dell’articolo: a fronte di queste minacce riuscirà a sopravvivere l’Europa? Purtroppo, in risposta a quando illustrato, l’Europa ha continuato a oscillare tra la sudditanza asservita e il velleitario ribellismo nei confronti degli Stati Uniti.
Alla luce dei recentissimi avvenimenti, se non si vuole lo sfaldamento totale del Continente, è indispensabile ricorrere ad una totale rifondazione federale della Nazione Europa, per recuperare un rapporto equilibrato con gli Stati Uniti (non certo di conflittuale contrapposizione, come auspicano diversi “esperti” e “opinionisti”) e interrompere la spirale distruttiva nelle relazioni con la Russia, che rappresenta, comunque, una nazione che potenzialmente è sintonica con le nazioni europee per cultura e per convenienza economica.
Con questo articolo si intende lanciare un allarme non per spaventare o per preannunciare catastrofi, ma per fornire alcuni strumenti in grado di aiutare a comprendere e affrontare i pericolosi inconvenienti che si stanno manifestando e che tendono a peggiorare, ma che nel panorama generale vengono vissuti solo in forma irrazionale e frammentaria.
In libreria “Sopravvivrà l’Europa?. La guerra occulta degli USA contro l’Europa” (Mursia, pagg. 264, Euro 17,00), il saggio del Professor Gian Carlo Cocco che analizza in maniera puntuale, penetrante e chiara i principali problemi del mondo occidentale – dal tradimento dei valori da parte degli USA all’incapacità dell’Europa di crearsi un’identità – con l’obiettivo di diffondere consapevolezza nell’opinione pubblica sui rischi attuali e incoraggiare azioni per contrastarli, sottolineando l’importanza di salvaguardare il ricco e trascurato patrimonio culturale e sociale dell’Europa.
Rifondare l’Europa per evitare lo sfaldamento del continente - Il Mirino
In un precedente articolo abbiamo segnalato l’uscita del nuovo libro di Gian Carlo Cocco, manager di valore e apprezzato docente universitario, intitolato “Sopravvivrà l’Europa? La guerra occulta degli USA contro l’Europa.” Un libro attualissimo, non solo di denuncia, per quanto a tratti dura e amara, ma anche propositivo ed accorato nell’auspicio che l’Europa possa uscire dal torpore – come accenna Marcello Foa nella sua prefazione – con una politica autonoma di taglio federalista, superando sia l’atteggiamento di sudditanza asservita che quello di velleitario ribellismo. Opponendosi così alle diverse forme di manipolazione che sta subendo attraverso il “capitalismo della sorveglianza”, che ha diffuso il “pensiero unico” e omologante, e il “turbo-capitalismo” con l’esaltazione di un monetarismo esasperato a vantaggio di pochi monopolisti.
La guerra occulta degli USA contro l’Europa - Capoverso New Leader - 11 aprile 2025
Viviamo in un momento in cui sembra che la storia ci sfugga di mano. Gli avvenimenti si susseguono con sempre maggiore rapidità. E’ difficile cercare di comprendere in modo razionale ciò che avviene attorno a noi. Non solo per la gente comune che si trova spaesata e confusa ma anche per chi dovrebbe guidarci in quanto responsabile delle scelte politiche, economiche e sociali. Si assiste a una sorta di pressapochismo, di improvvisazione, di dilettantismo. Gli stessi intellettuali che avrebbero il compito di fornire un contributo per dare un senso a ciò che accade, sembrano smarriti e più impegnati ad alimentare la polarizzazione che si regge su divisioni ideologiche e differenze di opinioni insanabili piuttosto che a proporre soluzioni ai problemi.
Contro la manipolazione delle masse, che non è più solo delle dittature ma anche delle democrazie.
In un precedente articolo abbiamo segnalato l’uscita del nuovo libro di Gian Carlo Cocco, manager di valore e apprezzato docente universitario, intitolato “Sopravvivrà l’Europa? La guerra occulta degli USA contro l’Europa.” Un libro attualissimo, non solo di denuncia, per quanto a tratti dura e amara, ma anche propositivo ed accorato nell’auspicio che l’Europa possa uscire dal torpore – come accenna Marcello Foa nella sua prefazione – con una politica autonoma di taglio federalista, superando sia l’atteggiamento di sudditanza asservita che quello di velleitario ribellismo. Opponendosi così alle diverse forme di manipolazione che sta subendo attraverso il “capitalismo della sorveglianza”, che ha diffuso il “pensiero unico” e omologante, e il “turbo-capitalismo” con l’esaltazione di un monetarismo esasperato a vantaggio di pochi monopolisti.
Sopravvivrà l'Europa? La guerra occulta degli U.S.A contro L’Europa - HR Online - aprile 2025 n.8
Recensione a cura della Redazione
Negli ultimi decenni gli Stati Uniti hanno perpetrato nei confronti dei cittadini europei, spesso inconsapevoli, un continuo inganno.
Il libro svela i quattro contenuti fondamentali di questo inganno che, interconnessi tra loro, rappresentano una manovra avvolgente e che i manager italiani debbono assolutamente conoscere.
«Dall’11 settembre 2001 gli Stati Uniti hanno speso 21.000 miliardi di dollari per finanziare guerre e tenere efficiente l’intero sistema militare. Questa escalation, giustificata in nome della “sicurezza”, ha un costo altissimo in termini adi sorveglianza e di minacce alla privacy individuale e all’autonomia di molte nazioni.»
Negli ultimi decenni gli Stati Uniti hanno perpetrato nei confronti dei cittadini europei un continuo inganno. La prima forma di manipolazione è il «capitalismo della sorveglianza», diffuso capillarmente dalla digitalizzazione, la quale scardina ogni forma di autonomia di pensiero individuale e sociale e diffonde il «pensiero unico». La seconda forma di manipolazione ha trasformato l’economia dello sviluppo nel «turbo-capitalismo» che esalta il monetarismo esasperato: si basa sulla speculazione finanziaria globale e fa leva sull’esplosione del debito pubblico e privato a vantaggio di una ridottissima percentuale di perversi monopolisti. Infine, per consolidare l’egemonia politica ed economica sul pianeta, sono stati svolti devastanti interventi militari. In risposta l’Europa ha continuato a oscillare tra la sudditanza asservita e il velleitario ribellismo. Per evitare lo sfaldamento totale del continente, è indispensabile rifondare in forma federale la Nazione Europa, per recuperare un rapporto alla pari con gli Stati Uniti e interrompere la spirale distruttiva con la Russia.
Prefazione di Marcello Foa. . 5
Premessa
Le ragioni e i contenuti di questo libro. . 9
Capitolo Primo
La rivoluzione digitale e il «capitalismo della sorveglianza». 25
1. Esiste una tirannia digitale?, 25;
2. Gli strumenti di distrazione di massa, 33;
3. Disturbi fisici, 35;
4. Disturbi psicologici, 36;
5. Diffusione della dipendenza, 39;
6. Lo «smart working» con particolare riferimento all’insegnamento a distanza, 41;
7. Inconvenienti sociali, 45;
8. Inconvenienti economici, 50;
9. Conseguenze politiche e istituzionali, 51;
10. Considerazioni conclusive, 57.
L’aggiramento delle norme ottuse come mezzo necessario per la sopravvivenza: la minaccia derivante dall’applicazione dell’intelligenza artificiale
di Marco Gualmini. . 64
Capitolo Secondo
Come la finanza ha cannibalizzato l’economia. . 73
1. L’economia globale tra inganni e trappole mentali, 73;
2. Alcune precisazioni terminologiche per comprendere meglio la finanza attuale, 80;
3. Esempi macroscopici dei limiti mentali degli operatori economici: la reiterazione delle «bolle speculative», 87;
4. Gli avvenimenti fondamentali del passato che consentono di comprendere l’attuale situazione economico-finanziaria. Le responsabilità degli Stati Uniti, 95;
5. Come viene investito il denaro e chi sono gli investitori istituzionali. La nascita e lo sviluppo degli «stregoni della finanza», 104;
6. Come non affogare in un'inondazione di denaro. Il problema dell’indebitamento pubblico e privato e la crescita a dismisura della massa monetaria, 107;
7. La rigidità dei sistemi troppo complessi. L’economia e la finanza internazionale come esempio di sistema interconnesso, ma fragile, 111;
8. Il disegno internazionale perverso, 118;
9. I limiti della mente umana utilizzati dal capitalismo finanziario: inganni, autoinganni e trappole mentali, 123;
10. Come ridurre l’effetto degli inganni e delle trappole mentali, 131.
Capitolo Terzo
Il mondo occidentale alla resa dei conti. . 134
1. Il sadismo e il masochismo storico del continente europeo, 134;
2. Breve storia dell’egemonia militare degli Stati Uniti, 139;
3. I guardiani del mondo: è possibile esportare la democrazia?, 163;
4. Un pianeta affollato al sud e invecchiato al nord: dall’esplosione demografica all’esplosione migratoria, 173;
5. Le migrazioni presentate come minaccia incombente o come opportunità economica e umanitaria, 179;
6. Proposte e possibili soluzioni: utopia o fattibilità?, 191.
Capitolo Quarto
Minacce occultate o non percepite?. . 199
1. Siamo una civiltà drogata?, 199;
2. La strana scienza delle certezze assolute, 204;
3. Pubblicità, pubblicità e ancora pubblicità per alimentare la corsa al superconsumismo, 208;
4. I marketing dei valori, 217;
5. Archeologia delle imprese e degli imprenditori, 224;
6. La scelta fra i possibili percorsi alternativi, 228.
Appendice
Trasformare le minacce in opportunità. . 239
Ringraziamenti. . 243
Bibliografia. . 245