Recensione di Governare l'impresa con il capitale umano.
Nel 1992 Gary Becker fu insignito del premio Nobel per l'economia per i suoi studi sul capitale umano. Questo avvenimento appariva come la confortante premessa per una significativa rivalutazione del contributo chiave che il valore professionale può fornire al successo delle imprese. Purtroppo, nei decenni seguenti, segnati dalla globalizzazione dei mercati, si è diffusa la prevalenza della componente monetaria dell'economia e il conseguente approccio prevalentemente speculativo.
Oggi è presente nei mercati una contrapposizione tra l'economia speculativa (basata sui "giochi a somma zero" che ha originato un imponente processo di accentramento monetario della ricchezza esistente e la proletarizzazione degli operatori d'impresa) e l'economia in grado di creare e distribuire ricchezza (basata sull'innovazione e sulla valorizzazione del capitale umano). Quest'ultima forma di economia, definita reale perché si oppone all'economia speculativa, in un certo senso "artificiale", continua a subire violenti attacchi che rischiano di relegarla in ambiti sempre più marginali. Il libro, ricordando che la moneta è un mezzo di scambio e un potente supporto all'economia, ma non può creare ricchezza, propone come rivitalizzare l'economia reale e rispondere ai citati attacchi tramite la valorizzazione delle competenze umane.
Per gestire e valorizzare questo patrimonio intangibile nell'attuale "economia della conoscenza" occorre affiancare alla tradizionale contabilità d'impresa una nuova forma di contabilità basata sul "bilancio delle competenze". Il libro, prendendo spunto dai temi posti dal testo pubblicato da Franco Angeli "Fare Assessment" dello stesso autore e che ha fornito per molti anni un contributo alla valorizzazione delle capacità, (componente fondamentale del capitale umano), evidenzia come la crescita professionale possa concretamente contrastare l'egemonia della speculazione finanziaria. Il fine ultimo è quello di consentire la riduzione dei tempi dell'indispensabile continuo apprendimento di conoscenze e capacità che la scienza e la tecnologia impongono, evolvendo il concetto di time to market in time to mind, essenziale per competere nell'economia della conoscenza.
Sviluppare le competenze individuali e collettive in modo tempestivo rappresenta il nuovo ed efficace modo di competere con successo per ogni tipo d'impresa. Il libro fornisce i criteri e gli strumenti per affrontare questa sfida proponendo, in chiave totalmente originale, la valorizzazione del fattore umano (dagli aspetti organizzativi alla metodologia di Assessment che viene aggiornata sistematizzata e arricchita in termini telematici). Vengono illustrati i seguenti strumenti: la verifica del patrimonio strategico d'impresa, la descrizione sintetica, dinamica e diffusa delle job description, la valutazione della 4 P, il time to mind per stimolare la tempestività nella formazione continua, gli ultimi sviluppi dell'Assessment anche tramite l'impiego della valutazione online e la conseguente auto-formazione basata sull'auto-coaching, come impostare e realizzare una contabilità per gestire il capitale umano. Il panorama si conclude con la presentazione delle neuroscienze applicate al management, in particolare come orientare i giovani tramite l'analisi delle intelligenze multiple abbinata all'analisi dello stile di apprendimento. Il panorama fortemente innovativo, ma di taglio rigorosamente pratico e applicativo si conclude con un articolato e completo glossario.
Questo libro consente di avere a disposizione nuovi strumenti insostituibili per chi opera nel campo accademico, aziendale e dei servizi alle imprese per comprendere ed affrontare la competizione del futuro.