Nervi saldi per prendere decisioni rapide in un contesto difficile soprattutto in tempi di crisi comunicando però ai dipendenti un senso di pace e tranquillità. queste abilità sono sempre più valutate dai “cacciatori di teste”

Nervi saldi per prendere decisioni rapide in un contesto difficile soprattutto in tempi di crisi comunicando però ai dipendenti un senso di pace e tranquillità. A trovarli, manager con queste caratteristiche. Infatti sta diventando questa ricerca la nuova frontiera delle società di selezione – i cosiddetti “cacciatori di teste” che, in un mondo in continuo cambiamento dove le culture aziendali devono rapidamente mutare per restare al passo dei tempi, devono individuare dirigenti in grado di vincere queste sfide difficili, motivando se stessi e gli altri. Neuromanager, potremmo definirli, ovvero dirigenti che conoscono e sanno applicare alla vita propria e aziendale i principi basilari delle neuroscienze: «E cioè il fatto» – spiega Giancarlo Cocco, docente di Neuromanagement ed Economia del capitale umano all’Università telematca E-Campus di Novedrate  -: «che la nostra mente non è soltanto “cognitiva”, ma anche “emozionale” e “istintiva”. Se il manager pensa che valga solo la componente razionale e non sa utilizzare a proprio vantaggio e a vantaggio dei dipendenti anche le altre due componenti, certamente userà solo una parte ridotta delle proprie capacità».